Miei cari alunni, miei cari docenti,
il decreto del Primo Ministro Conte, emanato nella tarda serata di lunedì, allontana ulteriormente il momento del nostro incontro, ma questa disposizione è, per il momento, il solo vaccino contro il coronavirus.
State a casa, godete quel tempo che spesso avete desiderato, riappropriatevi di voi stessi, della vostra famiglia, approfittate per recuperare lacune, magari con l’aiuto di un compagno in video chiamata.
A casa sono tante le cose interessanti da fare: una sana lettura, un bel film o un corso online in una lingua straniera e, perché no, videochiamate di gruppo per accorciare le distanze.
Non siete prigionieri, si può fare una passeggiata in luoghi non affollati, ma siate
prudenti e osservate le regole.
La storia e la letteratura ce l’hanno raccontato: Sofocle, la peste di Atene, Boccaccio, quella di Firenze e Manzoni, quella di Milano; corsi e ricorsi storici che ci rendono consapevoli che, per quanto trascorrano i secoli e la medicina vada avanti, l’uomo deve spesso confrontarsi con nemici invisibili, ma ne è sempre uscito trionfante.
Io vi esorto a non aver paura, perché se sarete responsabili e attenti, non ne avrete motivo.
Siate, invece, orgogliosi dei nostri medici e infermieri che, come eroi d’altri tempi, stanno lottando indefessi questo virus, aiutando più gente possibile, anche a costo della loro stessa vita.
Siate orgogliosi dei vostri docenti che, dall’oggi al domani, da severi professori si sono trasformati in “influencer di cultura”.
Colgo l’occasione per ringraziarli perché, stanno compensando la vostra mancanza, lavorando il doppio del solito, non guardando orari. Vicini a voi, seppur virtualmente.
L’emergenza li ha colti impreparati a questo tour de force di produzione di materiali e video lezioni.
Ma non si sono scoraggiati, dal giorno dopo operativi sull’etere, affrontano lezioni come se foste in presenza, confidandomi la commozione della prima volta che la classe si è materializzata sullo schermo e di quanto avrebbero voluto abbracciarvi per la
gioia di rivedere quelle facce note.
Permettetemi inoltre di porgere un abbraccio virtuale, colmo di gratitudine ai miei collaboratori: il Prof. Rundo, sempre presente e disponibile, e la Prof.ssa Leone, che, mettendo a disposizione le sue competenze di animatore digitale, lavora instancabilmente dietro le quinte per permettere il funzionamento delle piattaforme di apprendimento e comunicazione a distanza. Senza il loro apporto non avremmo mai raggiunto, con tanta efficienza ed efficacia, il nostro obiettivo.
La scuola è emozioni, sensazioni, suoni e parole, che presto riascolteremo e sorrideremo insieme, pensando a tutto ciò come un brutto ricordo.
Sono sicura che anche da questa esperienza ne uscirete con una grande ricchezza, riassaporerete il piacere delle piccole cose, la noiosa lezione in classe, la voce stridula della “bidella”, il fastidio di alzarsi ogni giorno, il toccarsi e il guardarsi negli
occhi sentendo il profumo della persona che ti sta di fronte. Forse questo sterminatore microscopico ci ha fatto un regalo, ci ha fatto scoprire che la vera vicinanza non è quella dei social network, il virus ci toglie la vera vicinanza, quella fisica, soprattutto noi italiani che viviamo di abbracci, di baci e di contatti.
Allora forza ragazzi! L’unico contagio a cui dovete esporvi è la voglia di imparare, di approfondire, di coltivare un hobby. Collaborate con i vostri docenti, mettete a loro disposizione le vostre competenze digitali e insieme costruirete il vostro sapere,
grazie alla didattica a distanza. Non siete in vacanza, ma “diversamente a scuola”.
Fondamentale sarà la collaborazione dei vostri genitori perché si crei una sinergia proficua per la riuscita del vostro anno scolastico.
Ciascuno nel proprio ruolo, ce la metterà tutta, ma solo insieme ce la faremo, per ritornare al più presto nelle vostre amate aule scolastiche.
Vi abbraccio virtualmente, in attesa di accogliervi e stringerci tutti in un abbraccio vero.

Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Maria Larissa Bollaci